Spiritualità monastica

L’antichissima Abbazia di San Benedetto al Subasio, sorta dalla sapienza monastica benedettina, riprende vita e riapre le sue porte ai visitatori ancora una volta in seno al monachesimo, grazie alle monache benedettine.

Il monachesimo affonda le sue radici in tempi antichissimi, ai primordi della Chiesa, nei primi secoli del cristianesimo, quando uomini e donne, attratti dalla bellezza e radicalità del messaggio evangelico e stanchi del turbinio della vita, si ritirarono in luoghi solitari per dedicarsi alla meditazione della Parola di Dio ed al lavoro manuale per lo più, in una vita ascetica e contemplativa.

I primi monaci nel II secolo d. Cr. furono degli anacoreti, meglio conosciuti come eremiti. Tra di essi ricordiamo il grande Antonio del deserto (250-356).

Accanto a costoro sorsero ben presto, gruppi di monaci, raccolti sotto un’unica Regola, attorno ad un padre spirituale. Sono questi i monaci cenobiti, il cui fondatore è considerato Pacomio (287-347) dai quali, ben presto, permanendo sempre i monaci anacoreti, sorse il grande e magnifico ordine dei monaci benedettini.

Pochi sanno che molti ordini monastici e non sono sorti proprio da monaci eremiti, la santità dei quali attirò altri col desiderio di vivere la loro stessa esperienza di contemplazione e relazione con Dio. Così San Benedetto iniziò la sua esperienza di vita consacrata da eremita e ugualmente il grande San Francesco d’Assisi.

In tempi recenti sono sorte ulteriori comunità di vita monastica, come i Monaci di Bose, che hanno contribuito a riportare questo luogo agli antichi splendori.